L’e-mobility alla (lenta) conquista del mercato

L’auto green è nota, ma in pochi la comprano. Secondo i dati raccolti da Nomisma, BPER e SIFÀ, quasi 4 italiani su 10 hanno bene in mente cos’è un veicolo ibrido o elettrico. Le vendite però avanzano piano.

A rilento le vendite di elettrico e ibrido

Percentuali alla mano, l’auto elettrica risulta la più conosciuta: il 44% degli italiani dichiara di sapere di cosa si tratta e quali sono i vantaggi. Il 39% conosce i veicoli ibridi. Complice il rallentamento del mercato auto in generale, però le vetture green non hanno venduto un granché nei primi 10 mesi del 2018. Fermo al 4,4% sul totale delle vendite, l’elettrico infatti è cresciuto solo dell’1,2%. L’ibrido, fermo allo 0,3% sullo stesso totale, è aumentato dello 0,2%.

Incentivi ancora limitati …

La ragione? Secondo la ricerca mancano gli incentivi: per il 74% degli intervistati il prezzo è ancora troppo alto. Le agevolazioni invece sono centrali per dare una spinta al mercato, come dimostra il ruolo che le iniziative pubbliche hanno giocato a favore della mobilità green in senso più ampio. Gli italiani ricorrono infatti al trasporto “verde” soprattutto per accedere liberamente al centro città o in zone a traffico limitato (è così per il 17% del campione), per il diritto a parcheggi gratuiti (8%) o per non pagare il bollo (7%).

… così come l’infrastruttura

Per il 79% del campione inoltre l’infrastruttura deve essere ancora adeguata: in primis servono più colonnine. Anche se le difficoltà non limiteranno l’interesse per l’e-mobility nel prossimo futuro: il 53% del campione ripenserà all’acquisto tra un anno, il 61% consiglierà l’elettrico o l’ibrido ad amici e colleghi.

Il green nella sharing economy

Non acquistare un mezzo green non significa, in ogni caso, non utilizzarlo. Il 44% degli intervistati guarda con attenzione al car, bike o sooter sharing, dove l’e-mobility si sta facendo strada più che nei concessionari (i mezzi elettrici della sharing economy sono passati da 620 nel 2015 a 2.200 nel 2017).

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