P-tec vince al Consiglio di Stato contro il GSE

Il Consiglio di Stato ha confermato, con Ordinanza del 16/11/2018, in sede cautelare, la sentenza di primo grado n. 7558/2018 con cui il TAR Lazio ha definito i parametri che deve applicare il GSE nelle verifiche sulla documentazione riguardante gli interventi di efficienza energetica, aventi criteri di calcolo per il rilascio dei certificati bianchi di tipo “standardizzato”.

La sentenza, in particolare, ha chiarito che gli operatori dovranno rispondere dei documenti richiesti “per quanto nella loro disponibilità”, lasciando quindi alla loro “valutazione di opportunità la scelta in ordine ai documenti e/o elementi da allegare, ferma restando la competenza del GSE di valutarli ex post”, purché pur sempre “in un contesto di trasparenza ed equità nei confronti degli operatori interessati”.

La società ricorrente aveva avviato avviato un progetto di risparmio energetico presso immobili di proprieta` di alcuni clienti situati in Padova, in San Vito al Tagliamento (PN) ed in Caorle (VE),

secondo le modalita` di cui alle schede tecniche c.d. standardizzate n. 5T e 6T, con conseguente impiego del metodo di valutazione standardizzata di cui all’art. 4 dell’Allegato A alla delibera dell’AEEG– Autorita` per l’Energia Elettrica ed il Gas, n. EEN 9/11, del 27 ottobre 2011.

La Società P-tec s.r.l. è stata assistita dallo studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners con un team guidato dai partners Giuseppe Velluto e Antonio Lirosi, e composto dal managing Associate Guido Reggiani.

Professionisti coinvolti: Giuseppe Velluto - Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Antonio Lirosi - Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Guido Reggiani - Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners;

Studi legali: Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners;

Clienti: P-tec S.r.l.;

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