Iberdrola: investimenti + 45% nel 2021

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Ignacio Galán Presidente e CEO di Iberdrola

Il gruppo energetico spagnolo Iberdrola incrementa gli investimenti del 45% a 2,5 miliardi di euro, e registra 1,08 miliardi di euro di utile netto rettificato (+12%) nel primo trimestre del 2021.

Oltre il 90% degli investimenti è destinato alle reti e alle energie rinnovabili. Stati Uniti, Spagna e Brasile rappresentano l’80% degli investimenti totali.

Negli ultimi 12 mesi, il numero di nuove assunzioni ha raggiunto 6.000 risorse a livello globale.

«L’accelerazione degli investimenti ci permette di crescere a un ritmo più veloce di quanto inizialmente previsto, mantenendo più di 30.000 posti di lavoro di qualità attraverso la nostra catena di approvvigionamento in Spagna – afferma Ignacio Galán Presidente e CEO di Iberdrola – Iberdrola sta mettendo tutta la sua forza finanziaria e la sua leadership al servizio della ripresa economica in tutti i Paesi in cui opera».

Iberdrola chiude il trimestre con 8.700 MW di rinnovabili in costruzione, dopo aver aumentato gli investimenti nel business del 29%:

  • 600 MW eolici (2.600 MW offshore e il resto onshore);
  • 800 MW fotovoltaici;
  • 160 MW idroelettrici;
  • 150 MW nello stoccaggio di batterie.

Gli Stati Uniti rappresentano un terzo della capacità in costruzione, Spagna e Brasile un altro terzo, mentre il resto corrisponde ad Australia e mercati europei.

A fine marzo il portafoglio di Iberdrola ammontava a 78.000 MW e, di questi, 18.700 MW sono in costruzione e coprono il 100% della capacità installata prevista per il 2022 e il 75% di quella stimata per il 2025, che raggiungerà i 60.000 MW di fonti rinnovabili installate.

In Spagna, è stato presentato un piano d'investimento per il 2025 da oltre 4,3 miliardi di euro per contribuire a raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale Energia e Clima. Questo programma rappresenta un aumento rispetto agli investimenti attuali dell’80%.

Inoltre, il gruppo ha intensificato la propria strategia di alleanze per accelerare l’elettrificazione dell'economia siglando accordi con:

  • Mapfre per il coinvestimento in rinnovabili;
  • Total e BP per progetti di eolico offshore e idrogeno verde;
  • Volkswagen, Mercedes e Renault per promuovere la mobilità sostenibile;
  • Fertiberia, Diageo e Porcelanosa per promuovere l’idrogeno verde nell’industria.

Le emissioni di CO2 in Europa sono state di 28 g/kWh, circa un decimo di quelle dei concorrenti. Il 90% degli investimenti futuri è in linea con i criteri di investimento verde inclusi nella tassonomia. L'azienda, che non genera più elettricità con carbone o olio combustibile, sta ricollocando il personale, evitando rischi futuri di smantellamenti.

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