Incentivi CER

Plangreen: la comunità energetica finanzia il welfare dei dipendenti

Plangreen CER

Paolo Pizzolante, Amministratore Delegato di Plangreen

Plangreen è un’azienda della provincia di Rimini che si occupa di sostenibilità, efficientamento energetico e rinnovabili. Offre analisi dei consumi, progetti di riqualificazione e rigenerazione, garanzia del risparmio, condivisione del risparmio con il cliente, investimenti.

Nel marzo del 2023, Plangreen si è trasferita in una nuova sede, nella zona industriale di Misano Adriatico, a ridosso del confine con il Comune di Riccione. Una sede molto particolare. Non solo perché gli impianti sono completamente elettrificati e l’autoproduzione energetica solare copre il 95% del fabbisogno, ma anche perché ha un giardino interno, un bosco verticale e una sala conferenze dedicata ai temi dello sviluppo green.

Una sede molto speciale

«La nostra nuova sede rappresenta il primo esempio concreto in Italia di welfare aziendale basato sull’energia. Costituisce infatti la prima Comunità Energetica Rinnovabile dedicata ai collaboratori e aperta ad altre aziende del territorio.

Il tetto dello stabilimento è ricoperto da pannelli fotovoltaici di ultima generazione, in grado di provvedere al sostentamento energetico della produzione e di generare un surplus che può essere rivenduto per ottenere entrate economiche.

I proventi derivanti dall’immissione in rete dell’energia saranno impiegati in politiche di welfare sul territorio: verranno divisi tra il personale dell’azienda, offrendo un vantaggio economico al personale, migliorando la qualità del lavoro e il senso di appartenenza che lega le persone a Plangreen». Chi parla è Paolo Pizzolante, l’Amministratore Delegato di Plangreen, a cui abbiamo rivolto qualche domanda per comprendere meglio lo spirito e il funzionamento dell’iniziativa.

Domanda: In che modo l’impianto, sotto il profilo tecnico, organizzativo e legale, costituisce, o punta a costituire, una comunità energetica?

Risposta: Le comunità energetiche sono aggregazioni di persone, imprese o enti locali che collaborano per produrre e consumare energia in modo sostenibile, in un’area circoscritta.

Il principio fondante è quello della condivisione dell’energia: chi produce di più, condivide con chi consuma di più. Lo Stato incentiva queste comunità con un contributo, che non può essere usato a scopo di business, ma appunto comunitario: per questo le CER sono società senza scopo di lucro.

La condivisione dell’energia è virtuale, non ci sono reti di distribuzione da costruire: la rete che si utilizza è quella esistente ed è divisa in sottoinsiemi chiamati cabine di distribuzione primaria (che in Italia servono una media di 13mila famiglia l’una).

La legislazione sulle comunità energetiche sostiene e incentiva questi scambi “virtuosi” e noi, che abbiamo un tetto sovradimensionato e completamente ricoperto da pannelli solari, siamo in grado di produrre energia e di immetterla nel territorio circostante generando, appunto, un circuito virtuoso di scambio, una vera e propria CER.

D: Ci sono altri soggetti coinvolti sul territorio?

R: Abbiamo dato vita al progetto CER Clorofilla, una Comunità Energetica Rinnovabile dedicata al welfare aziendale sviluppata per il comparto produttivo di Raibano, che comprende industrie di Riccione, Misano e Coriano.

La Comunità si è allargata pochi mesi fa, coinvolgendo Specialisti del Vivo, un’azienda locale specializzata nell’import e nella commercializzazione di crostacei e prodotti ittici di qualità. Il nuovo membro genererà incentivo per la CER e riceverà una parte di quanto generato, con il vincolo di utilizzo per i benefit ai dipendenti.

In altre parole: Specialisti del Vivo potrà produrre valore aggiunto semplicemente continuando a consumare. Un consumo che virtualmente viene in parte sopperito dalla produzione del fotovoltaico sul tetto di Plangreen.

D: Quali motivazioni hanno animato il progetto e quali obiettivi punta a raggiungere?

R: Sostenibilità e condivisione sono i principi cardine. L’azienda non deve essere proiettata solo alla performance economica ma deve avere una visione sociale virtuosa.

2023, l’anno della svolta

«Il 2023 è stato un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Abbiamo portato a termine il percorso che ci ha permesso di essere riconosciuti come azienda B Corp.

Un dato di grande rilievo: su 150mila aziende nel mondo che si sono sottoposte al B Impact Assessment, solo il 3% ha ottenuto la certificazione, attestando il proprio ruolo di agente positivo in campo sociale e ambientale», afferma l’AD di Plangreen, Paolo Pizzolante.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di marzo 2024 di Energia&Mercato

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